Un destino imperfetto: ecco cosa sperare
Psicosomatica

Un destino imperfetto: ecco cosa sperare

Chi vuole fare sempre tutto nel modo giusto e non ammette di poter sbagliare prima o poi cade, male: l’anima non cerca la perfezione, ma l’armonia…

Valerio, 23 anni, viene in terapia perché da alcuni mesi accusa forti tensioni al collo, alla gola, alle dita (che scrocchia sempre), alle mani e poi tachicardia, tremori, tensione ai denti e alle guance. Tutto è iniziato di colpo, dice, e ora è un peso fare tutto. Fatica soprattutto ad andare all'Uuniversità, a studiare. Non ha voglia di uscire con gli amici e, senza motivo, ha problemi con Sonia, la sua ragazza. E siccome lui vuole essere perfetto, ha pensato che la sua relazione non fosse più “abbastanza perfetta”. “Io voglio vivere un amore perfetto e ho idee ben precise su cosa si debba provare in un amore del genere. Ma forse questa storia ha portato in superficie un mio modo sbagliato di vivere, forse per questo sto male”. 

Svincolarsi dal potere materno

Nel corso dei primi incontri Valerio racconta cosa sta vivendo e cosa, invece, avrebbe voluto vivere. “Frequento ingegneria, ma al liceo adoravo lettere e filosofia. Il mio attuale corso universitario piaceva molto ai miei genitori e così ho ceduto ai loro desideri, per essere un figlio perfetto”. Ultimamente però ha molti dubbi sulla sua scelta: in realtà ,gli piacerebbe insegnare al liceo e scrivere. E l a vita, quasi volesse scuoterlo, non smette di proporgli esperienze che non combaciano con le sue vere aspirazioni: “L’anno prossimo farò l’Erasmus in Germania per quattro mesi. Così si è deciso a casa perché l’opinione di mia madre ha un grande potere su di me e lei mi vuole in Olanda. “Così fanno anche i tuoi amici” mi dice, “vuoi forse essere da meno? Vuoi essere un debole?”. Nelle sedute successive la riflessione verte sul grande potere materno, capace apparentemente di decidere il suo destino. Ad esempio: ha deciso di fare un viaggio con Sonia, loro due da soli per venti giorni. Ma la madre non è d’accordo: venti giorni da soli sono troppi. In terapia Valerio è sempre più angosciato e cupo. Sta male ogni giorno, come se qualcosa volesse esplodere dentro il suo corpo. Così, per la prima volta, decide di opporsi alla madre: "Vado in vacanza con Sonia e basta!”. Sembra un piccolo passo, ma è una grande svolta per Valerio… 

Superare le tensioni 

Al ritorno, a settembre, Sonia lo raggiunge per frequentare l’Università nella stessa città. Valerio è di nuovo pieno di dubbi: il loro rapporto rischia di diventare troppo stretto, soffocante. “Ma l’amore perfetto non è stare sempre insieme?”, chiede in terapia. Ma in questo mese ha imparato a dare ascolto a ciò che prova e capisce che vivere assieme così giovani farebbe perdere a entrambi la possibilità di fare esperienze individuali, con amici o anche da soli. Saggiamente la ragazza decide di andare a vivere in un appartamento diverso, con amiche. 

Tra loro due c’è amore, ma ci sono anche gli amici e una giusta distanza. Valerio ha finalmente trovato una direzione: la sua guida interiore è ciò che lo fa star bene veramente, non il modello di “vita perfetta” ereditato dai genitori. Si impegna di più negli esami, ma solo per terminare al più presto e iscriversi a un'altro corso che lo avvierà al mondo della letteratura e del giornalismo. E coglie al volo l’occasione di un viaggio di studio di un mese in India. Lui ha sempre amato i luoghi esotici, mentre non aveva nessuna voglia di annoiarsi per quattro mesi in Germania. E i genitori? Andrea comunica loro le sue decisioni. Loro si arrabbiano, ma lui non cede su nulla. “Così è veramente tutto armonico e non sento più alcuna tensione…” 

Lasciati guidare dal tuo lato misterioso: ti porta a casa 

La psicoterapia non consiste nel far sparire temporaneamente un sintomo, come farebbe un farmaco, ma nell’aiutare il paziente a scoprire chi è veramente, senza dare ascolto a come lo vorrebbero gli altri. Solo così emergono le scelte che ci regalano la felicità. Ma chi
abita il nostro lato misterioso? Chi lo guida? Chi lo nutre?  Come scoprire dov’è? Per farlo emergere è fondamentale liberarsi di tutti i vincoli, i preconcetti, i falsi obiettivi
che sottraggono energie. Se inseguiamo quello che ci fa star bene, senza mediare troppo con gli altri, tutto cambia. Quando apriamo le porte alla nostra vera natura, la vita ci porta le cose che contano davvero per noi.

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