Cosa succede se non stacchi mai la spina
Psicosomatica

Cosa succede se non stacchi mai la spina

Uno studio internazionale lancia l’allarme: il superlavoro fa male al cervello oltre che al cuore e ci espone, a lungo andare, a rischi neurologici importanti

Tirar tardi ogni sera in ufficio espone a rischi non da poco per la salute. Il messaggio giunge dalla revisione di una serie di studi scientifici pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica " The Lancet". Sono state oltre seicentomila le persone coinvolte nel lavoro, guidato da Mika Kivimaki, docente di epidemiologia allo University College di Londra. L’Obiettivo dei ricercatori, dopo che diverse analisi avevano correlato l’eccesso di lavoro a una più frequente insorgenza di malattie cardiovascolari, era quello di valutare l’eventuale legame con una tipica patologia neurologica, l’ictus, legame finora poco indagato. Così il gruppo di lavoro ha deciso di passare in rassegna tutti gli studi realizzati con lo scopo di valutare le ripercussioni del “superlavoro”. Le conclusioni sono state perentorie: già tra le 41 e le 48 ore le probabilità di avere un ictus risultano aumentate del 10%, quando le ore lavorative salgono ad un livello tra 49 e 54 il rischio aumenta del 27%. E così via…

L’iperlavoro danneggia il cervello, ma anche il cuore

Questo non è il solo elemento che ha attirato l’attenzione dei ricercatori: anche se di minore entità, si verificherebbe negli stessi soggetti anche un aumento del rischio di sviluppare una malattia coronarica, nell’ordine del 13% in più rispetto alla norma. Sebbene sia necessario comprendere meglio i meccanismi alla base di queste relazioni qualche ipotesi si può fare: chi lavora sistematicamente più di otto ore al giorno, inevitabilmente si stressa, sottrae tempo da dedicare alla cura di se stesso e questo è molto dannoso per la salute.Lo stile di vita diventa tendenzialmente più sedentario ed in risposta allo stress, si tende ad esempio ad esagerare con il consumo di bevande alcoliche come già documentato alcuni mesi fa in un lavoro apparso sul British Medical Journal.

Superare il limite non serve mai

Se al lavoro nessuno sembra preoccuparsi troppo dello stato di salute, può valere la pena sapere che oltre le cinquanta ore di lavoro alla settimana la produttività inizia a calare,per crollare quando si supera il limite delle 55: è quanto documentato in uno studio condotto poco tempo fa da alcuni ricercatori dell’ Università di Stanford. È sicuramento più efficace applicarsi il tempo necessario con la giusta concentrazione piuttosto che fare sempre gli straordinari, togliendo tempo a se stessi, alla propria vita, alle relazioni sentimentali e sociali. Proviamo a farlo, per quanto possibile: cuore e cervello ringrazieranno.

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