Conoscere e vincere l'emicrania
Psicosomatica

Conoscere e vincere l'emicrania

“Far la guerra” a  questa malattia la aggrava: la complessità dell’emicrania deve indurre a scelte caute, la prima delle quali è studiare bene il sintomo 

Cedere o non cedere ai farmaci contro il mal di testa? Impostato così l’approccio alla cura dell’emicrania sembra una titanica prova di forza e di resistenza, il contrario di quello di cui ha bisogno una patologia come questa, e che addirittura può peggiorarne i sintomi. Il problema non è se assumere i farmaci oppure no, ma capire qual è il “concerto” di terapie e di comportamenti che, nell’insieme, possono guarire o attenuare il problema, tenendo presente che di fronte a una malattia così insistente, radicata e invalidante dobbiamo sentirci liberi di attingere - ovviamente su indicazione e controllo medico - a tutto ciò che abbiamo a disposizione, dalle sostanze di sintesi a quelle naturali, dalle tecniche corporee a quelle psicologiche.

Primo: accurata conoscenza del problema

Innanzitutto bisogna conoscere bene la natura del proprio mal di testa. L’emicrania spesso insorge su una predisposizione genetico-ereditaria, e se si manifesta fin da quando si è bambini o adolescenti diventa una vera e propria modalità di funzionamento del cervellona a questa pur realistica diagnosi “genetico-biografica” non bisogna arrendersi passivamente, facendosi convincere da alcuni specialisti che le cause sono quelle punto e basta e che solo i farmaci specifici possono aiutare.

Un dolore, molte possibili cause

L’emicrania infatti è un disturbo complesso che riconosce uno spettro talvolta davvero ampio di concause e di fattori scatenanti, anche molto diversi da persona a persona: ad esempio alcuni alimenti o farmaci, difficoltà digestive, disturbi del sonno, alterazioni ormonali, mestruazioni, eccesso di luce o di rumori, forti emozioni, stati d’ansia, conflitti interiori... Inoltre quando il mal di testa si manifesta per un periodo prolungato (diversi anni) diventa un modo, o forse “il modo” principale attraverso cui la persona scarica o esprime tutta una serie di problematiche e di tensioni psichiche e fisiche anche lontane dal problema principale, che però non trovano altre strade per emergere e di cui esso diventa dunque la “soluzione psicosomatica”.

L’emicrania dell’uomo moderno è un contenitore espressivo per i tanti aspetti controversi e irrisolti del suo vivere, e dunque svolge - per quanto dolorosamente - una funzione di mantenimento dell’equilibrio globale della persona. Tuttavia se pure, è importante accogliere il sintomo e osservarlo, l’emicrania non può essere trascurata perché ne va della salute mentale e cerebrale.

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