Cosa fare subito per smettere di subire
L'aiuto pratico

Cosa fare subito per smettere di subire

Il segreto per imparare ad affermare le proprie esigenze nei rapporti con gli altri è iniziare a guardare le cose da una distanza maggiore: più “stai sul pezzo", meno ne vieni a capo

La prima cosa che facciamo quando una relazione (di qualsiasi genere) ci fa soffrire è tentare di identificare la causa. E nove volte su dieci la troviamo fuori di noi: un genitore tiranno, un partner troppo geloso, un capo dispotico... In seguito adottiamo una serie di strategie: resistere, opporci, fare pace, trovare un accomodamento. Ma queste operazioni non raggiungono quasi mai lo scopo. Anzi, ci bloccano. Ci appelliamo all’esterno, ma l’esterno è sempre un riflesso dell’interno. Stiamo lottando con un fantasma: è ora di cambiare strategia. Prima di tutto è fondamentale comprendere che non occorre per forza uscire vittoriosi dalle situazioni che ci “schiacciano”, e nemmeno rompere i rapporti.

La vera autostima arriva solo con lo sguardo giusto: scopri perchè

È solo una questione di sguardo

Anzi, proprio voler vincere finisce per rendere cronico lo scontro, mentre la prospettiva di dover tagliare può spaventarci a tal punto da impedirci qualsiasi iniziativa. Il vero modo per uscirne è cambiare punto di vista, e imparare a direzionare la nostra vita dall’interno. Per farcela dobbiamo comprendere anzitutto dove stiamo sbagliando e mettere in campo modalità efficaci per sottrarci alle relazioni che ci vampirizzano.

Il primo passo è guardarsi dentro

La mente vede ciò che è predisposta a vedere. A volte proiettiamo sull’altro le nostre emozioni inespresse (gelosia, insicurezza, rabbia…) e capita che gli altri sappiano sfruttare le debolezze che noi non vediamo. Il passo decisivo per uscire dal blocco è riconoscere questo processo inconscio in azione dentro di noi. Identificarlo non è difficile: prova a osservarti e a far caso a quali tratti dei tuoi “persecutori” risuonano in te; un ulteriore indizio potrebbe essere il fatto che fatichi ad accettarli, perché, come diceva Oscar Wilde, i difetti che odiamo di più sono i nostri visti negli altri. Imparare a vederli è il primo punto di partenza.

Diventa il tuo miglior alleato

Siamo avvezzi fin da piccoli a operare una sorta di costante “bonifica” di certi aspetti di noi che consideriamo inaccettabili e non ci rendiamo conto che confinandoli nei sotterranei del nostro essere, verranno alla luce trasformati in severi e inclementi giudici. I presunti difetti sono in realtà opportunità. Dunque occorre solo prenderne atto e per farlo occorre distogliere la propria attenzione, per qualche istante, dal mondo delle “cose” e delle “persone” e orientarsi sulle emozioni. Rabbia, invidia e superbia hanno lo stesso diritto di esistere di gentilezza, tolleranza e umiltà, perché puntano a un salutare bilanciamento. Solo integrando gli opposti presenti in noi riusciremo a trasformare il nostro “tiranno” in un compagno fidato.

Metti in campo azioni nuove

L’ultimo passo da compiere è la messa in atto di azioni nuove. In questo senso, il cambiamento è capace di ricostruire le relazioni in modo differente, evitando le trappole in cui siamo caduti in passato, quelle convinzioni falsate e alimentate da perpetue giustificazioni: “non sono in grado”, “cosa penserà di me”, “e se mi aggredisce?”. Partiamo dalle azioni piccole, non occorrono grandi stravolgimenti. Comincia a non temere di palesare i tuoi “no”: in questo modo supererai il pregiudizio che nutri nei confronti di stesso e degli altri.

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