Come crescere i gemelli
Vita in famiglia

Come crescere i gemelli

La nascita di gemelli pone più problemi pratici, ma dal punto di vista educativo non cambia nulla rispetto alla crescita di due fratelli.

Crescere i gemelli: le strategie per fare meno fatica

Ebbene sì, ne aspettavamo uno e ne sono arrivati due. Doppio lettino, doppi vestitini, doppio bagnetto. Con un pensiero ricorrente nella testa di mamma e papà: come vanno educati i gemelli? In modo diverso rispetto a come faremmo con due fratelli? La risposta è no. I gemelli non hanno bisogno di un'educazione particolare, ma vanno trattati come due fratelli, ciascuno con la propria personalità. Fondamentale invece per il proprio benessere è il creare, fin da subito, una robusta rete organizzativa per far fronte alle tante incombenze quotidiane. Infatti, i gemelli pongono soprattutto problemi pratici, dal punto di vista educativo, invece, non cambia nulla rispetto alla crescita di due fratelli.

I gemelli: dover dimezzare le attenzioni è una fortuna!

La nascita di due figli gemelli è un piccolo "terremoto" per la famiglia e all'inizio comporta qualche fatica in più. Questo obbliga il genitore, in particolare la mamma, a dimezzare le attenzioni che dedica a ciascuno dei due gemelli. Alcune si rammaricano di questo, non pensando però che ciò che pare un problema può tramutarsi invece in un vantaggio per l'educazione dei piccoli: favorisce infatti la loro autonomia fin da subito e riduce il rischio per i genitori di diventare iperprotettivi.

Delega di più: anche  per i gemelli è una ricchezza

È frequente che attorno ai gemelli ruotino e si alternino più figure adulte di riferimento (tate, nonni, amici), chiamate in causa per supportare la fatica quotidiana di mamma e papà. Affidare loro i bambini con animo leggero è sicuramente un'altra buona regola da seguire. A differenza di quanto spesso si dice, per i piccoli, la presenza di tanti adulti attorno a loro è una ricchezza. I bambini, anche i gemelli riescono infatti ad adattarsi alle varie situazioni con naturalezza. L'importante è che le scelte educative restino prerogativa di mamma e papà.

Separare o tenere insieme i gemelli?

Si sente spesso dire che è importante cercare di differenziare (a partire dall'anno) le esperienze dei gemelli. Promuovere l'individualità non significa, però, imporre a tutti i costi esperienze diverse a ciascuno, quando è evidente che questo non dà loro alcun beneficio, ma anzi può ostacolarne la crescita. È più importante sostenere le loro inclinazioni, simili o diverse esse siano. Piace a tutti e due il tennis? Facciamolo fare a entrambi. Al tempo stesso, è utile creare piccoli spazi autonomi, anche solo luoghi diversi dove mettere i propri giochi e fare i compiti. Insomma niente regole fisse, l'importante è stabilire un rapporto individuale con ciascuno dei due.

A scuola: dividere non fa sempre bene... Valuta caso per caso

Far frequentare ai gemelli classi o addirittura scuole diverse, oppure no? È una delle domande che tipicamente si fanno i genitori, anche se i pareri in proposito sono molto discordanti. C'è chi sostiene che debbano vivere esperienze differenziate e chi è convinto che sia meglio il contrario. In realtà la valutazione va fatta caso per caso. Un primo tentativo può essere di allontanarli mettendoli in classi diverse, provando all'asilo, quando è più facile modificare la situazione in corso d'opera. Se però la separazione diventa causa di sofferenza, è meglio assecondare il desiderio dei bambini di stare uniti. Per questo diventa fondamentale osservarli con attenzione, identificando i loro gusti, le loro attitudini, a scuola come a casa e nelle attività extrascolastiche: è il loro benessere a fare da guida, più di qualsiasi regola fissa. Saranno loro via via a trovarsi da soli e spontaneamente spazi, amici e gusti diversi.

In adolescenza il litigio come segno di distinzione

Spesso è nell'adolescenza che emerge da parte di ciascuno un forte desiderio di essere diversi. Infatti, se il percorso di differenziazione e individuazione non c'è stato prima, nell'infanzia, è facile che prima o poi uno dei due gemelli sia costretto ad assumere un atteggiamento spesso opposto a quello del fratello per distinguersi: può essere un look trasgressivo, un tatuaggio, un percorso di studi... Sono frequenti anche le liti e le esclamazioni di insofferenza sulla propria condizione di gemellarità. Il consiglio per il genitore è di accogliere questa tendenza chiudendo un occhio anche in caso di scelte un po'azzardate.

I consigli per educare i figli gemelli

- Evitare nomi troppo simili come suono o come concetto (Mario/Dario, Sara/Mara, Chiara/Bianca...).
- Proporre regali differenti, seguendo le preferenze di ciascuno.
- Non usare l'appellativo generico "i gemelli" o coppia: meglio il nome proprio di ciascuno.
- Non vestirli nello stesso modo. Abituiamoli presto a non specchiarsi l'uno nell'altro, ma ad avere un abbigliamento diverso. Chiediamo a loro.

    E ogni tanto ritaglia dei momenti solo a uno dei due

    Il consiglio che danno gli esperti ai genitori di gemelli è di passare ogni tanto del tempo con un solo bambino, facendo cose diverse in contesti diversi e dedicando solo a lui tutte le attenzioni possibili. Questo dà al fratello di turno la possibilità di stabilire un rapporto personale con il genitore e di vivere esperienze diverse a modo suo, sviluppando un suo stile, senza l'aiuto o l'influenza dell'altro fratello.

     

    TAG
    EDUCAZIONE
    CRESCITA
    SVILUPPO
    STRATEGIE
    PSICOLOGIA
    BENESSERE
    GENITORI
    FIGLI
    ADOLESCENZA
    SCUOLA
    BAMBINO
    APPROFONDISCI
    Impara l'arte di semplificarti la vita
    Impara l'arte di semplificarti la vita

    Elimina le gabbie mentali, così realizzi facilmente tutti i tuoi obiettivi

    CONSIGLIATO PER TE
    I test che ti svelano la tua vera personalità
    I test che ti svelano la tua vera personalità

    Bastano pochi minuti per scoprire le nostre qualità nascoste

    Iscriviti alla newsletter RIZA e ricevi notizie e suggerimenti per prenderti cura di te!
    Test della settimana
    Test della settimana
    Quanto sei ansioso?