Ecco cosa fare se vostro figlio ha paura di non andare bene a scuola
Una tipica preoccupazione di noi genitori riguarda lo scarso interesse che nostro figlio spesso dimostra verso la scuola e lo studio. «È entusiasta di fare tutto, tranne che di passare qualche ora sui libri», ci ripetiamo sconsolati. Questa è una situazione frequente, ma può esserci anche il caso contrario, ugualmente fonte di problemi per lui. Quando vediamo, per esempio, che nostro figlio, già alla scuola elementare, ha l'ansia di prendere bei voti a tutti i costi. Anche in questo caso è giusto farci qualche domanda. Anche perché questo suo desiderio di primeggiare e lo stress che gli procura già così piccolo, rischiano di compromettere davvero, prima o poi, i suoi risultati a scuola.
Perché ha l'ansia da prestazione? Forse la colpa è nostra. Abbiamo aspettative troppo elevate e gli ricordiamo di continuo cosa ci aspettiamo da lui: «Mi raccomando non mi deludere!». Il suo essere bravo a scuola spesso diventa uno specchio che riflette la nostra bravura di genitori.
È normale per mamma e papà desiderare che lui sia bravo a scuola. Tuttavia, se il nostro bambino è già diligente e precisino per natura, magari timoroso di sbagliare e ipersensibile alle critiche, o in casa vive nell'ombra del fratello più grande, studente modello, ecco che in lui può farsi strada la convinzione di essere amato di più se prende bei voti.
«Cosa succede, se non vado bene nella verifica?», «Come faccio se la maestra mi chiede una cosa che non so? Oddio, farò scena muta e una figuraccia davanti a tutti!», «La mia migliore amica ha preso un voto più bello del mio...». Ogni volta che il nostro bambino deve affrontare un'interrogazione, una prova, reagisce con la paura, ci chiede aiuto e vuole rassicurazioni. Spesso diventa nervoso, tende a chiudersi a guscio: un modo come un altro per distinguersi, spiccare, anche se in modo negativo, rispetto a fratelli o compagni "bravi".