I trucchi per far mangiare i bambini inappetenti
Crescita e sviluppo

I trucchi per far mangiare i bambini inappetenti

I bambini che hanno poca fame vengono spesso “stuzzicati” con cibi ipercalorici che nel tempo li fanno ingrassare: come aggirare questo rischio

Un bambino che mangia poco è sempre fonte di preoccupazione per i genitori: secondo alcune statistiche una buona percentuale di bambini viene portata dal pediatra perché “non mangia niente”. Il paradosso è che, tranne rare eccezioni, i piccoli inappetenti sono tutti sani e hanno una crescita normale. Occorre quindi cercare di comprendere meglio come affrontare queste situazioni per evitare di stuzzicare i bambini con cibi troppo nutrienti che li abituano a ingredienti troppo grassi e zuccherini e che, nel tempo, potrebbero anche favorire il sovrappeso.

A tavola lascialo regolare da solo

I bambini sanno in maniera innata cosa serve al loro organismo e riescono ad autoregolarsi per quanto riguarda i propri bisogni, anche alimentari: per questo è buona norma che i bambini più grandicelli si regolino da soli a tavola. Inoltre, non va dimenticato che durante l’infanzia il senso dell’appetito è soggetto a delle oscillazioni: durante lo svezzamento, per esempio, e tra i 6 e i 12 mesi, in fase di dentizione, la fame può ridursi; in età scolare possono subentrare piccoli problemi psicologici, che rendono il bambino inappetente. Ma, al di fuori di questi periodi, forzare i piccoli a mangiare è controproducente.

Perché mio figlio non mangia?

Al di fuori dei casi in cui la riduzione dell’appetito sia sintomo di una malattia (come l’influenza, l’acetone o una gastroenterite), negli altri casi può avere un significato diverso. A volte, per esempio, l’inappetenza nasconde qualche malumore emotivo oppure può essere semplicemente un modo per richiamare l’attenzione. Quindi, non è nulla di preoccupante!

Prima di allarmarti, verifica se…

  • Il bambino ha mangiato fuori pasto in precedenza;
  • Ha mangiato troppo in un pasto precedente;
  • L’inappetenza è quotidiana o semplicemente sporadica, episodica;
  • Ha capito che è un ottimo modo per ricevere attenzioni.

L’importante è che…

Il bambino aumenti regolarmente di peso: da 1 a 7 anni circa 2 chili l’anno, poi 3 o 4 chili fino a 13 anni.

Il segreto? Asseconda il più possibile i suoi gusti alimentari

Se al bambino piace la pasta, cucinala con condimenti sempre diversi, una volta il sugo alle verdure, un’altra al tonno, un’altra ancora il ragù di pesce e legumi. Così diventa un piatto unico sempre diverso, nutriente e completo.

Vietatissimi i fuoripasto

Il bambino inappetente deve rispettare gli orari dei 5 pasti quotidiani (colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena): se mangia fuori pasto, non riesce mai a percepire bene il senso di fame.

Evita i ricatti e le costrizioni

Se il piccolo non vuole certi cibi, rispetta la sua scelta. Dopo un po’ di tempo, prova a riproporli al bambino magari in forme diverse. Per esempio: rifiuta il riso? Trasformalo in crocchette o daglielo da bere come latte. Non ama le verdure? Mettile nei centrifugati.

Fai attenzione alla consistenza

I bambini spesso non gradiscono i cibi “duri” come la bistecca stracotta: non forzarlo a mangiarli, ma proponi la carne (e anche gli ortaggi) in polpetta.

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