Qualche piccolo rischio serve alla crescita
Crescita e sviluppo

Qualche piccolo rischio serve alla crescita

Affrontare quale che pericolo è necessario perché i bambini capiscano fino a dove possono spingersi: come lasciarli fare senza troppa imprudenza

È facile rimanere a osservare il proprio figlio al parco sull’altalena, felice, ma vederlo ad esempio arrampicarsi sullo scivolo dal basso verso l’alto al contrario, risalendolo dalla parte in cui si dovrebbe scendere è, a volte, un vero incubo per una mamma. E quando si cimenta in salti stratosferici per raggiungere uno scalino più alto sulla scala, impossibile non immaginare una piccola tragedia…

Dalla fiducia nasce il coraggio
Lasciare che il bambino scopra le proprie capacità e i propri limiti è una delle fasi più importanti con cui un genitore deve confrontarsi
anche, e soprattutto, perché è solo aiutando il nostro piccolo ad assumersi dei rischi che possano facilitargli la conoscenza del mondo. In fondo è nella nostra reazione che il bambino si rispecchia e se noi ci dimostriamo mamme e papà fiduciosi non possiamo che infondere coraggio nella scoperta. Provate a pensare al vostro piccolo come a un fiorellino che avete piantato in un vaso. Voi lo amate annaffiandolo tutti i giorni, volendogli bene, coccolandolo, accudendolo in ogni suo bisogno. E così, la piantina, nel tempo, cresce, cresce… fino a quando ci si accorge che è cresciuta al punto di doverla travasare e ripiantarla in un giardino. Quante ansie nel lasciare a vostro figlio più spazio! Vorreste tenerlo abbracciato a voi per sempre! Ma è adesso che bisogna aiutarlo, sostenerlo e spingerlo a rischiare: è arrivato il momento di ampliare il suo campo d’azione, a casa e fuori casa. Il primo passo? Aggiungere giochi più stimolanti nella cameretta, o anche più semplicemente lasciarlo correre lontano senza richiamarlo ripetutamente quando si muove libero in un parco.

Così imparano a conoscersi
I bambini si arrampicano fiduciosi, saltano, salgono e scendono da giostre, sedie, tavoli e sgabelli e immediatamente il genitore pone limiti e divieti: “Mattia scendi!”, “Lorenzo, cosa ti sta saltando in mente!”, “Gloria sei proprio un maschiaccio scendi di lì! E promettimi di non farlo mai più”. La maggior parte delle volte questi momenti servono più a placare la propria ansia che ad allontanare un reale pericolo. Ma l’atteggiamento che contraddistingue vostro figlio è uno dei modi che ha a disposizione per conoscere se stesso e i propri limiti, e vuole rendervi partecipi a volte cercando il vostro aiuto o la vostra approvazione.

Ecco come aiutarli davvero
Il comportamento che vi suggeriamo di adottare vi renderà complici e promotori della sua crescita psicofisica: così avrete l’occasione di avvicinarvi a vostro figlio e scoprire altri lati del suo carattere e cosa sa fare.

- Lasciate che il bambino agisca e cerchi una situazione rischiosa, per esempio arrampicarsi su una staccionata più alta di quanto lui possa raggiungere.

- Avvicinatevi a lui e chiedetegli che cosa sta cercando di fare e se vuole il vostro aiuto. In caso lo volesse accompagnate i suoi movimenti e assecondatelo nella scalata, sostenendolo.

- Esultate con lui per aver raggiunto l’obiettivo. E confortatelo in caso non ce l’abbia fatta. Se è così, mostrategli una attività più alla sua portata e meno rischiosa in modo che riesca a portare a termine la sua piccola impresa.

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