Come trattare le pene d'amore dei figli?
Adolescenti

Come trattare le pene d'amore dei figli?

Non serve fare i superiori e nemmeno minimizzare la sofferenza che provano; ma far comprendere loro, se lo desiderano, che noi ci siamo e capiamo il loro dolore

Quando il mal d'amore li fa soffrire

I ragazzi spesso vivono disagi che gli adulti minimizzano e il caso tipico sono le pene d'amore dell'adolescenza. Risultato: queste sofferenze vengono troppo spesso considerate banali e facilmente superabili. Al contrario, è bene sapere che ogni dolore è davvero pesante per chi lo prova in quel momento. Quando, vedendoli tristi per qualche problema sentimentale, diciamo ad esempio: «Passerà!» oppure: «Non farla tanto lunga, sono altri i problemi della vita», non teniamo conto del fatto che, per loro, quello è un dramma autentico. Con conseguenze reali: non aver più voglia di andare a scuola, percepirsi incompresi dal mondo, poco motivati, senza uno scopo nella vita. In una parola: persi.

Perché non si deve sottovalutare il mal d'amore

Il mal d'amore a 15 anni è spesso, per il genitore, qualcosa su cui "sorridere". Non bisogna però sottovalutare il fatto che sentirsi incompresi può spingere verso un malessere più profondo e portare i ragazzi a chiudersi ancora più in se stessi. Proprio per questo occorre star loro vicini e offrirgli parole come: «So cosa stai provando, è difficilissimo ma...»; «Anche a me è successo. Ti sono vicino». In questo modo gli adolescenti possono sentire la complicità dei genitori (visti speso come ostili a quest'età), e potranno vincere i il dolore e la solitudine che provano.

Come aiutarli? Fai sentire che sei dalla loro parte

- Non spronarli a reagire: solo attraverso la dolcezza e la comprensione potranno "aprirsi" a un confronto più utile.

- Nessun giudizio sulla situazione:  è un modo per avvicinarli.

- Far sentire che si sta combattendo insieme: i nostri figli devono sentire che noi sappiamo che quello è davvero uno dei dolori più grandi della loto vita.

- Fare degli esempi personali: è un modo per permettere ai ragazzi di sentirsi complici e di far comprendere che ne cogliamo la portata.

- Assecondarli su alcuni strappi alla regola: sofferenze grandi necessitano di piccole concessioni. Può essere l'occasione in cui si può permettere un'assenza da scuola.

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