Calvizie

Le calvizie o perdita di capelli è causata da fattori ereditari e da stress mentale
Calvizie

Calvizie: cos’è?

Le calvizie può essere causata da fattori ereditari e da stress mentale. Può essere favorita da dermatiti e forfora. Si può manifestare in forme più o meno estese e la sua insorgenza può essere sia graduale che assai veloce.

Calvizie: che cosa vuol dire?

Se non è dovuta a fattori ereditari, la calvizie spesso è la manifestazione di un naturale invecchiamento; l’uomo anziano è come l’albero in autunno: l’albero perde le foglie e il suo rigoglioso vigore, così come l’uomo perde le sue chiome-capelli e le sue forze nell’ultima fase del suo ciclo vitale. Tuttavia, quando è precoce e rapida, entrano in gioco altri fattori; il primo tra questi è lo stress, in particolare quello psichico e mentale. La persona troppo stressata spreca tutte le sue energie migliori per mantenere uno stile di vita innaturale. La calvizie precoce è quindi una resa, un cedere le armi, una sorta di rinuncia prima del tempo a una vita sentita come troppo intensa, impegnativa o in certi casi frustrante.

In altri casi, le calvizie richiama simbolicamente l’immagine del deserto o di un terreno arido. La persona, per qualche motivo, si è incagliata in un mondo senza fantasia, immutabile, fermo; non c’è rigoglìo di vita né ricambio di energie. Non è raro che la calvizie segua la perdita di una persona cara, sentita come parte di sé, o un’increinatura della propria immagine pubblica, che forniva alla persona una forte identità, un ruolo, uno status, un luogo in cui uno si sentiva se stessa. In quest’ultimo caso entra in scena il tema dello sradicamento, della perdita non accettata delle proprie radici e origini.

Si può fare un parallelismo tra la testa che perde i capelli e il cervello che sfoltisce i pensieri alla ricerca di una maggiore semplicità: questo alleggerimento esprime un bisogno intimo di purificazione. Via i pensieri “cattivi” dalla testa, via le fantasie sporche, insopportabili per la propria rigida morale. Nella donna, invece, le calvizie esprime uno stato di stress prolungato che minaccia le risorse energetiche profonde, abbinato a una perdita della femminilità e al perseguimento di stili di vita tradizionalmente maschili. Dopo il parto, oltre alla perdita di forze dovuto all’evento, la calvizie esprime il dolore per lo spezzarsi del legame con il feto, il lutto per una femminilità gravidica perduta che veniva sentita come la situazione più appagante mai vissuta.

La calvizie: chi è più a rischio?

-Giovani adulti che si sottopongono a stress fisici e mentali eccessivi e prolungati.

-Tardo-adolescenti poco introspettivi e con un rigido senso di colpa rispetto alla sessualità sia di coppia che autoerotica.

-Persone che subiscono cambiamenti forzati che intimamente non accettano.

-Persone con una depressione lungamente mascherata e spesso inconsapevole.

-Persone che non si dedicano alla propria interiorità, pur sentendone il bisogno, in nome di un irrinunciabile senso del dovere.

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