Acne

L'acne è un malattia infiammatoria della cute che colpisce le ghiandole sebacee e i follicoli piliferi. Suggerimenti per curare l'acne
Acne

Acne: cos’è?
L’acne è un malattia infiammatoria della cute che colpisce le ghiandole sebacee e i follicoli piliferi; insorge perlopiù dopo la pubertà (10-15 anni) con presenza di brufoli sul volto e/o sulla parte superiore del tronco. Esistono forme lievi o fisiologichedi acne, dovute ai naturali squilibri ormonali di tale periodo, e forme più intense che richiedono una terapia. L’acne si può manifestare anche nell’adulto, tra i 25 e i 40 anni, su una base di forte stress.

Acne: che cosa vuol dire?
L’acne, a prescindere dall’età, si origina da un accumulo di energia sessuale: gli ormoni (in particolare gli androgeni) risultano in eccesso e quelli non convogliati nella loro forma naturale si scaricano a livello cutaneo dove stimolano una maggiore produzione di sebo.
Il sebo è una sostanza chiara e altamente energetica. Se in quantità abnorme, esso favorisce la comparsa di comedoni, i classici “punti neri”, semplice accumulo di sebo, o di brufoli, piccoli “vulcani” bianco-giallastri che contengono materiale infiammatorio.

Nell’adolescente medio l’eccesso ormonale-libidico è fisiologico, dovuto all’esplosione ormonale che inizia con la pubertà. Il ragazzo o la ragazza non riesce a gestire le nuove pulsioni – piacevoli ma sconosciute – e a viverle nel contesto socio-culturale e morale in cui è calato. È un dato di fatto comunque che chi si avvicina alla sessualità, tra i 13 e i 16 anni, in modo spontaneo e interiormente non conflittuale, soffre di acne in modo nullo o minimo.

Nell’acne patologica, invece, il blocco della libido avviene proprio nei primi anni dopo la pubertà, quando cioè l’esperienza di un corpo in trasformazione continua e lo sperimentare le nuove pulsioni dovrebbe dare un imprinting fondamentale per imparare a vivere la sessualità in modo naturale. E invece lo studio, la morale, l’educazione, il controllo dei genitori e anche l’indole personale, deviano gran parte di questa energia – posticipandola a “quando sarà il momento” – che trova nel sintomo cutaneo un compromesso accettabile per l’equilibrio psicofisico: l’acne sfoga l’energia senza svelare il vero problema. Il conflitto viene spostato sulla pelle, dove la lotta tra il voler sfogare e il dover mascherare produce l’infiammazione e il pus che fanno pressione nel brufolo.

Schiacciando con le dita questi brufoli, ingegnandosi per cercare di toglierli o di farli scoppiare, il ragazzo inconsciamente mette in atto una sorta di sofferto autoerotismo (il dolore e la soddisfazione della piccola “esplosione”), uno sfogo dell’energia repressa (che è diventata in parte auto-aggressività), uno scaricarsi dello “sporco interiore” (la colpa moralistica di pulsioni “sconvenienti”), e la cicatrice resta talvolta a segnalare l’intensità di questo conflitto.

Acne, dove si manifesta

Vi è una differenziazione simbolica per quanto riguarda il luogo in cui l’acne si manifesta.

Acne sul viso: è una maschera che copre un volto in crescita e le sue emozioni, ottenendo come “vantaggio secondario” di tenere a distanza potenziali spasimanti e di evitare così gli incontri amorosi tanto temuti;

Acne sul torace: le pulsioni lottano contro sentimenti di candore e innocenza sentiti fino a quel momento come parte essenziale e irrinunciabile della propria identità;

Acne sulla schiena: l’adolescente ha rimosso il desiderio sessuale a tal punto che quasi non sa d’averlo e lo butta dietro, nascondendolo alla vista di tutti, anche alla sua. Spesso evita pure l’autoerotismo, senza percepirne la mancanza.

L’acne talora può prolungarsi oltre l’adolescenza, simbolo di una non raggiunta maturità espressiva sessuale. Manifesta allora la fatica di vivere la sessualità relazionale e il timore del giudizio nel proporre le proprie fantasie erotiche. Può riattivarsi anche nell’adulto nei momenti di forte stress, a indicare l’utilizzo di modalità adolescenziali per affrontare una crisi e la tendenza a sacrificare l’eros in nome di mete idealizzate, per esempio la carriera.

Suggerimenti per la cura dell’acne

Acne negli adolescenti.

-Innanzitutto evitate di schiacciare con insistenza i brufoli: eviterete antiestetiche e durature cicatrici;

–fate un’attività fisica costante (almeno due volte alla settimana) che sia di vostro gradimento;

–trascorrete più tempo con i coetanei di entrambi i sessi;

–come terapia specifica, i detergenti naturali sono sicuramente i migliori, scelti da uno specialista in base al vostro tipo di acne;

–regolate le ghiandole sebacee con prodotti fitoterapici: per esempio il macerato glicerico di olmo campestre, 50 gocce in un po’ di acqua per 3 volte al giorno, 15 minuti prima dei pasti, per almeno 2 mesi. Il trattamento può essere ripetuto 2-3 volte all’anno.

Acne negli adulti.

–Il punto di partenza per la cura è coltivare di più l’eros e la vita affettiva in genere;

–non agite direttamente sui brufoli;

–sono molto efficaci alcune tecniche corporee di rilassamento, come il massaggio psicosomatico, e cure naturali riequilibranti per fegato, pancreas e intestino (di tipo fitoterapico). Per esempio il macerato glicerico di noce, 50 gocce in un po’ di acqua per 3 volte al giorno, 15 minuti prima dei pasti, per almeno 2 mesi. Il trattamento può essere ripetuto 2-3 volte all’anno.

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