Grano saraceno, il ricostituente della tua estate
Mangiare sano

Grano saraceno, il ricostituente della tua estate

È nutriente, digeribile, rinforza i capillari e nonostante il nome, è un cereale italiano: alterna il grano saraceno a riso e pasta, sgonfi le gambe e previeni l’ictus

Anche se tutti lo chiamano “grano”, quello saraceno non appartiene alla famiglia delle Graminacee (come il frumento), pur restando un cereale dall’importante valore biologico, in quanto contiene ben 8 aminoacidi essenziali che rendono facilmente assimilabile il suo contenuto proteico. In particolare poi è privo di glutine, la proteina tipica del frumento e quindi è adattissimo ai celiaci. Il grano saraceno è molto nutriente e adatto alla cucina estiva, leggero da digerire e perfetto per chi sta tanto al sole, per chi ha l’intestino delicato e per chi fa sport. Il termine “saraceno” origina dalla sua storia: durante il Medioevo, i suoi semi arrivarono a Venezia portati dai saraceni. Da noi in Italia il grano saraceno viene coltivato soprattutto in Valtellina. E veniamo alla sua importanza per la salute: Il fatto che non contenga glutine lo rende ottimo per chi soffre di gonfiori addominali e adattissimo a sostituire il grano comune in caso di intolleranza generica o di celiachia. Il grano saraceno inoltre è il solo cereale che contiene la rutina (1 mg per 100 g), una sostanza capace di rinforzare i capillari e migliorare il piccolo circolo così da favorire l’ossigenazione dei tessuti, sciogliere i ristagni e i depositi di adipe.

Un cereale che “sa difendere” il sistema venoso e non solo…

Il grano saraceno è un alimento ottimo quindi per chi soffre di vene varicose, di fragilità capillare e anche di cellulite. A trarre beneficio dal grano saraceno però, non sono solo i vasi periferici, ne traggono gran vantaggio anche i vasi dell’occhio e del cervello, che diventano meno vulnerabili ai rischi ischemici ed emorragici. In ultimo dobbiamo tener presente l’altissimo valore antiossidante di questo cereale, principalmente dovuto ai suoi numerosi inibitori delle proteasi, le antitripsine. Cosa possiamo volere di più da un piatto di pasta? Purché integrale lo si può mangiare tranquillamente 4-5 volte a settimana. In estate come pasta fredda e poi, con l’arrivo dell’autunno, sotto forma di polente, farinate, pane, impasti da cuocere.

In infuso il grano saraceno migliora la circolazione

Della pianta del grano saraceno si utilizzano anche le foglie per realizzare un infuso che migliora la circolazione sanguigna. L’infuso si prepara anche con i semi, che si fanno tostare a fuoco lento in una padella. I semi tostati si mettono poi in infusione per 5 minuti in acqua bollente: a contatto con l’acqua calda si aprono assumendo l’aspetto di una stella bianca a cinque punte, perciò viene chiamato anche tè stellato. Se ne bevono 3 tazze al giorno per un mese, una al mattino a stomaco vuoto, le altre prima di pranzo e prima di cena.

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