Le intolleranze alimentari possono avere diverse cause. Per affrontarle, non bisogna eliminare del tutto dalla dieta i cibi ai quali si è intolleranti
Le intolleranze alimentari possono essere dovute a fattori di diversa origine. Alcune intolleranze alimentari sono causate da problemi intestinali (alterazioni della flora batterica, infiammazione della mucosa) altre da motivi infettivi (batteri e virus), chimici (additivi, farmaci), fisici (traumi o meteoropatie), ormonali (menopausa, disfunzioni ormonali in genere), ambientali (inquinamento, rumori), psichici (ansia, stress, forti emozioni).
Quando uno o più di questi agenti stressanti si aggiungono a uno squilibrio "di terreno", cioè a un'alterazione, anche minima, dell'organismo, si può determinare un indebolimento del sistema immunitario che porta alle intolleranze alimentari.
Una volta individuate, le intolleranze alimentari non devono essere combattute eliminando gli alimenti che hanno originato le stesse intolleranze alimentari, al fine di non esasperare la condizione di sensibilità a quegli alimenti. Infatti, nel caso in cui ciò dovesse accadere, si potrebbero determinare reazioni molto intense qualora si volessero reintrodurre nella dieta, anche in minime quantità.
Se le intolleranze alimentari riguardano i lieviti o il latte si potrebbe decidere di consumare un cibo (brioche, pane ecc.) che li contenga a colazione, il momento della giornata in cui l'organismo fa meno fatica ad accettarlo. Oppure, si può procedere con la dieta a rotazione ed eliminarlo dalla propria alimentazione quotidiana solo per tre giorni. Dopo di che si può reintrodurre nel quarto giorno ("libero"), a cui fanno seguito altri tre giorni di assoluta eliminazione del cibo incriminato.
Dopo un paio di mesi di questo controllo alimentare (ricordiamo che occorre tenere un diario dove annotare gli eventuali sintomi o la loro assenza...), si può aumentare il numero di giorni "liberi", e attraverso una lenta e graduale reintroduzione si arriva a fare sì che l'organismo ricrei in modo naturale la tolleranza verso quei cibi che prima erano associati proprio alle intolleranze alimentari.