Il caffè verde crudo contiene una sostanza che aiuta a ridurre l'assorbimento dei grassi assunti con l'alimentazione stimolando l'azione di un ormone bruciagrassi
Il caffè verde trasforma i grassi in energia: grazie alla presenza di una sostanza, l'acido clorogenico, che aiuta a ridurre l'assorbimento dei lipidi assunti con l'alimentazione e aiuta a eliminare quelli presenti nel corpo. Non solo: il caffè verde è in grado di stimolare l'adiponectina, l'ormone preposto a bruciare i grassi. Quando il grasso si accumula, soprattutto dopo le grandi abbuffate e i pasti squilibrati, il nostro equilibrio ormonale entra in tilt, compreso l'ormone bruciagrassi. Il caffè verde (cioè quello crudo, non tostato, in cui è presente l'acido clorogenico) aiuta a ripristinare il corretto funzionamento ormonale e metabolico
Il chicco verde del caffè, grazie al contenuto di polifenoli, vitamine e minerali, che si perdono in gran parte con la tostatura, è anche un potente antiossidante, regola il colesterolo e contrasta l'azione dei radicali liberi. Inoltre aumenta il metabolismo e l'energia corporea e migliora la concentrazione. Non tutti questi benefici si possono invece ottenere con la classica tazzina di caffè espresso, che perde l'acido clorogenico e perciò l'effetto dimagrante.
L'azione bruciagrassi dell'acido clorogenico è dovuta anche alla presenza delle metilaxantine, molecole in grado di "staccare" gli acidi grassi dalle cellule e di ridurre così il volume e il peso del tessuto adiposo. Naturalmente non basta una sostanza a farci dimagrire, ma se all'assunzione di caffè verde si associa un po' di attività fisica aerobica (per i sedentari basta mezz'ora di camminata al giorno a passo spedito), i grassi in eccesso vengono eliminati e non si recuperano più.
In commercio ci sono diversi integratori di caffè verde. Lo puoi prendere in capsule o tavolette (ma esistono anche degli infusi), meglio se prima dei pasti. La dose è generalmente di una capsula prima di pranzo e cena, anche se varia a seconda del singolo prodotto. È bene effettuare cicli di un mese. Per quanto riguarda la caffeina, il contenuto non è lo stesso del caffè tostato, per cui non incide su nervosismo e tachicardie.