I composti ad alta attività anti-infiammatoria e antiossidante spiegano l’ampio spettro d’azione di questo frutto buonissimo: anche in estate, scorta di fragole
Le fragole sono originarie della Francia e hanno origini molto antiche, ma la prima varietà coltivata risale agli inizi del Settecento. Si sa che sono molto ricche di vitamine (A, C, E e folati), di minerali (calcio, ferro, magnesio e selenio) e di fibre alimentari. È poi noto da tempo che le fragole hanno un elevato valore nutrizionale ed un basso apporto calorico (meno di 30 kcal per etto) e per questo motivo sono sempre consigliate nelle diete.
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Alcuni benefici di questi frutti sono ancora da scoprire: una recente revisione scientifica pubblicata sul Journal of Agricultural and Food Chemistry ha cercato di mettere meglio a fuoco le grandi proprietà delle fragole. Quello che è emerso da tutte le ricerche prese in esame negli ultimi anni è che le fragole hanno molteplici effetti protettivi nei confronti di numerose malattie, incluse quelle cardiovascolari e i tumori. Ma come è possibile che questi frutti possiedano tutte queste proprietà? Come spiega Maurizio Battino, professore di Biochimica, all’Università Politecnica delle Marche e responsabile dello studio, questo fenomeno è dovuto alla presenza, all’interno delle fragole, di composti bioattivi con proprietà antiossidanti ed anti-infiammatorie.
Questi composti sono in grado di svolgere sia un’azione antiossidante diretta, eliminando la presenza di radicali liberi nel nostro corpo o prevenendone la formazione, sia indiretta, modulando le risposte infiammatorie attive nell’organismo, in modo tale da ridurre nel tempo il rischio d'insorgenza di tutte quelle malattie cronico degenerative che derivano da uno stato di infiammazione cronico del corpo. Nello studio è emerso, in particolare, come le fragole, consumate in dosi adeguate, hanno la capacità di ridurre il colesterolo-LDL, i trigliceridi e di regolare i livelli di glicemia nel sangue. Ma la scoperta più recente riguarda proprio l’azione sui tumori: uno studio delle Università di Urbino e di Camerino ha dimostrato, per la prima volta che un estratto di fragole è in grado di inibire sia la proliferazione di cellule tumorali del seno sia i processi di metastatizzazione.