Maqui, la superbacca antinfiammatoria
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Maqui, la superbacca antinfiammatoria

Il maqui è un frutto sudamericano ricco di antiossidanti che proteggono le cellule dallo stress ossidativo e riducono stanchezza e affaticamento

Il frutto del maqui deriva dagli arbusti sempreverdi di “Aristotelia chilensis”, diffusi in Patagonia, la terra selvaggia fra Argentina e Cile del Sud, esposti a condizioni climatiche estreme a 2.000 metri di altitudine. Il maqui è una bacca blu-violacea simile al mirtillo e ha una polpa scura, ricca di succo. Viene anche chiamato “mirtillo della Patagonia”, ma rispetto ai “cugini” è molto più efficace: contiene una straordinaria miniera di vitamina E utile per proteggere le cellule dallo stress ossidativo e di vitamina B5 che riduce stanchezza e affaticamento. Queste bacche, inoltre, sono cariche di delfinidina, un polifenolo in grado di riattivare le capacità di adattamento cellulare e di favorire la funzionalità dei mitocondri, che forniscono energia alle cellule e le mantengono giovani.

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Il maqui fa benissimo: ecco perché

Grazie alle sue proprietà, il maqui ha molteplici benefici:
- Protegge il cristallino dell'occhio e previene la degenerazione maculare retinica correlata all’invecchiamento.
- Nutre le cartilagini: il maqui agisce a livello cellulare contrastando il processo infiammatorio che causa l’invecchiamento precoce. L’azione combinata di vitamina E e delle delfinidine aiuta a risolvere le infiammazioni cellulari di ossa e articolazioni.
- il sangue: l’azione antiossidante della delfinidina rallenta l’invecchiamento cutaneo indotto dall’esposizione alla luce solare e ai raggi ultravioletti, con un’azione positiva su rughe e macchie della pelle. Non solo: questo polifenolo aiuta a frenare l’ossidazione del colesterolo “cattivo” (LDL) sulle pareti delle arterie, contrastando il deposito di placche.

Puoi assumerlo in varie forme

Le bacche fresche di maqui si trovano con qualche difficoltà nel nostro paese, ma puoi ricorrere a quelle essiccate oppure ai prodotti a base di maqui, disponibili nelle erboristerie e nelle farmacie più fornite. In commercio trovi il succo puro, ottenuto dalla spremitura a freddo dei frutti da prendere puro o diluito in un po’ d’acqua. La dose giornaliera è di 25-55 ml. Il maqui si trova poi sotto forma di polvere: è un liofilizzato solubile in acqua. Puoi unirlo a yogurt, cereali o succhi di frutta. Ne basta un cucchiaino al giorno. Puoi anche fare un infuso con corteccia, steli e foglie della pianta: ha proprietà astringenti, analgesiche e antipiretiche. Serve anche per lenire le irritazioni della gola e per favorire la cicatrizzazione delle ferite.

Era l'arma segreta di antichi guerrieri

Per le popolazioni locali, il maqui è sacro: viene usato per ottenere una bevanda alcolica da offrire agli ospiti, il teku. Si narra che gli instancabili guerrieri indios Mapuche fossero grandi mangiatori di queste bacche, che consumavano durante le loro interminabili battaglie nella pampa argentina.

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