Col melone addio ritenzione
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Col melone addio ritenzione

Questo frutto tipicamente estivo è ipocalorico ma contiene molta acqua: ne bastano poche fette al giorno per vincere la fame e prevenire i gonfiori

Ne esistono molte varietà

Il melone appartiene (come l’anguria) alla stesa famiglia delle zucchine, dei cetrioli e della zucca. Quello estivo può essere di due varietà: la “retata”, così chiamata perché ha la buccia ricoperta da un reticolo fittissimo color corda, che oltretutto ha lo scopo di preservare il frutto anche dopo la raccolta, mentre all’interno la polpa è giallo-arancione, molto dolce e aromatica; la varietà “Cantalupo” ha invece la scorza liscia e con venature di colore verde scuro, è più delicata rispetto alla “retata”, e con un profumo penetrante e una polpa gialla e molto gustosa.

Il melone è un frutto che "fa tanto estate" (anche se ne esistono varietà invernali altrettanto gustose e vivaci), ma non tutti lo apprezzano, per via del suo supposto carattere indigesto. In realtà, il problema esiste ma è molto spesso legato al fatto che il melone è ricco di acqua, e la presenza nello stomaco di tutto questo liquido può diluire eccessivamente i frutti gastrici, causando così l’indesiderato effetto collaterale di allungare i tempi della digestione. Per questo è meglio non considerare il melone un frutto da fine pasto, ma consumarlo da solo oppure come merenda. D’altro canto, la ricchezza d’acqua (circa il 90% del peso totale ) è proprio la caratteristica principale di questo frutto e che lo rende un cibo jolly per i giorni più caldi dell’anno. Il melone estivo, poi, è anche ricco di vitamina A, come testimonia il colore arancione, dovuto per l’appunto alla presenza di betacarotene, la stessa sostanza che dà la tinta alle carote e che l’organismo trasforma in vitamina. E le calorie? Davvero poche: solo 33 per 100 grammi di polpa, grazie anche al fatto che i grassi sono praticamente inesistenti (100 grammi ne contengono circa lo 0,2%), e gli zuccheri sono in media 7,4 grammi per etto. La polpa del melone, oltre a essere lassativa (caratteristica che si può arginare condendola con sale e pepe), si può utilizzare anche come maschera idratante per il viso.

Come scegliere il melone “perfetto”?

Affidandosi al naso e alla vista. Forse non tutti sanno che il melone migliore è il maschio che si riconosce da un punto nero situato all’estremità opposta a quella del picciolo. Per quanto riguarda l’olfatto, qual è la strategia migliore da mettere in atto? Innanzitutto, vale la pena di ricordare che annusare il melone prima di metterlo nel carrello della spesa non è solo un gesto rituale: l’aroma è fondamentale per capire il grado di maturazione di questo frutto. Il trucco sta nell’odorare però la parte inferiore, cioè quella opposta al picciolo: se emana l’aroma tipico e inconfondibile di melone, allora vuol dire che il melone è maturo al punto giusto e può essere mangiato immediatamente. Da che cosa deriva il suo profumo? Dalla presenza di etilene, prodotto proprio dalla fermentazione.

In frigorifero non più di 3 giorni

L’ideale è comprare il melone maturo al punto giusto e consumarlo subito. Ma quando questo non è possibile, va riposto in frigorifero, dove si mantiene per 2-3 giorni, meglio se a una temperatura non eccessivamente bassa: sotto i 5 gradi infatti la polpa può rammollire e diventare indigesta. Per trasformare il melone in una merenda ipocalorica o in un minipasto da spiaggia, basta frullarne una fetta privata dei semi con un vasetto di yogurt parzialmente scremato (anche di soia), un cucchiaino di miele e un pizzico di cannella. Disseta, sazia, e drena la ritenzione idrica.            

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