Quelli di riso, calendula e iperico attenuano dolore e arrossamenti, l’olio di aloe idrata e rinfresca la pelle: come e quando utilizzarli per proteggersi bene
Perché un fine settimana o una bella vacanza al mare o in montagna si trasforma così spesso in un incubo di prurito, bruciore, pelle a chiazze e viso gonfio? Diamo la colpa al sole che - si dice - è diventato “cattivo”, e può anche essere vero: ma la vera responsabile dei danni alla pelle è la nostra fretta, che avvelena tanta parte della nostra vita. Le vacanze sono diventate brevi e frammentate, ma noi pretendiamo ugualmente di tornare a casa con la stessa abbronzatura che si otterrebbe con un mese di permanenza. Facciamocene una ragione: alle nostre latitudini la pelle è chiara e i melanociti sono deboli e pigri, quindi dobbiamo seguire ritmi di esposizione lenti e graduali per evitare un rischio irreversibile: l’eritema, che danneggia profondamente la nostra pelle e aumenta il rischio fotoaging, cioè l’invecchiamento cutaneo da stress ossidativo con rughe, perdita di compattezza, macchie, per non parlare delle patologie cutanee non sempre benigne. Si può evitare? Certo: con il buon senso e l’aiuto della natura.
Scegli un solare in base al tuo fototipo e controlla che abbia la protezione anche per i raggi UVA (estremamente penetranti), e che contenga oli vegetali che nutrono la cute in profondità. Alcuni prodotti, oltre i minerali che fanno da barriera, contengono anche complessi protettivi chimici che rifrangono i raggi UV. In ogni caso, più permetterai alla pelle di produrre la melanina in tempi fisiologici, più potrai usare solari meno elaborati. Ricordati che i filtri solari non sostituiscono la melanina ma proteggono la pelle in sua mancanza e vanno comunque applicati anche quando si è abbronzati perché agiscono contro i raggi più dannosi. Non esporti al sole nelle ore più calde nei primi giorni, anche se usi la protezione massima: i raggi UVB in quelle ore causano eritemi seri. E se la pelle non ha la necessaria melanina di difesa, i danni da eritema si possono manifestare dopo alcuni giorni sotto forma di piaghe.
Se nonostante le precauzioni, l’eritema arriva ugualmente, fai una doccia fredda o un impacco con la boule del ghiaccio per raffreddare la parte e spegnere il calore e il prurito: evita di strofinare la pelle e, in base al tipo di arrossamento, usa una di queste tre piante.
Se hai solo rossore e prurito applica, senza massaggiare, abbondante gel di aloe vera che avrai tenuto in frigorifero per raffreddarlo. Applicalo ogni giorno anche più volte fino a completa guarigione.
L’olio di calendula svolge un’azione emolliente, lenitiva, calmante, cicatrizzante, idratante ed è l’ideale se la pelle si presenta secca, screpolata, arrossata e molto calda.
Se l’eritema è molto doloroso, e si presenta con pomfi e vescicole, applica dell’oleolito direttamente sulle ustioni: è in grado di eliminare il dolore e l’infiammazione ed è un ottimo cicatrizzante.