Pressione ballerina? Ti aiuta la prunella
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Pressione ballerina? Ti aiuta la prunella

In capsule o in tisana, questa pianta regola l’attività cardiaca e, grazie ai suoi antiossidanti, ripara i tessuti lesionati in caso di ferite e ustioni

Solo in Italia, ne soffrono più di 10 milioni di persone: stiamo parlando dell’ipertensione, una delle patologie più diffuse nella società moderna. A torto viene spesso sottovalutata ma bisogna ricordare che la pressione alta alla lunga può portare a ictus e infarti. Come evitare tutto ciò? È possibile controllarla in maniera del tutto naturale? La natura da sempre ci offre delle soluzioni: un vero e proprio toccasana per contrastare l’ipertensione è la pianta di prunella. Diffusa in tutta Europa, è utilizzata da millenni anche nella medicina tradizionale cinese.

Funziona perché è ricchissima di antiossidanti

In passato la pianta era conosciuta come un ottimo rimedio per alleviare i disturbi epatici e regolarizzare il fegato. Oggi, dopo anni di ricerca, si può affermare che la prunella agisce anche a livello cardiocircolatorio. Ciò avviene grazie all’alto contenuto di tannini e flavonoidi presenti nella pianta. Queste molecole antiossidanti sono in grado di agire a livello vascolare direttamente sul meccanismo di regolazione della pressione arteriosa. In particolare sono capaci di dilatare i vasi sanguigni, agendo sulla produzione dell’ossido nitrico, diminuendo così la pressione.

Come utilizzarla

Per tenere sotto controllo la pressione, previo controllo medico ti consigliamo la prunella in capsule due volte al dì. Puoi usare la pianta anche come tisana: fai bollire un cucchiaino delle sue foglie essiccate 5 minuti in una tazza d’acqua e bevi la sera. Segui la cura per almeno un mese.

È un toccasana anche su ferite e ustioni

La prunella possiede anche una forte e specifica azione astringente cutanea. Questa singolare caratteristica può essere sfruttata per favorire la cicatrizzazione di ferite e ulcere. In particolare la prunella può essere utilizzata soprattutto per detergere piccole escoriazioni in caso di mancanza del disinfettante cutaneo, rallentando di fatto lo sviluppo di piccole emorragie. Il merito è dell’acido rosmarinico che compone circa il 25% di tutta la pianta. Inoltre, grazie al suo alto contenuto di antiossidanti come flavonoidi e i tannini, la prunella previene i danni causati dalla prolungata esposizione ai raggi solari. Secondo uno studio pubblicato di recente  dalla rivista Archivi Dermatology Research, gli estratti della prunella sono in grado di contrastare i danni al DNA causati dai raggi ultravioletti.

Puo usarla per preparare un cicatrizzante naturale

Se si vogliono sfruttare le proprietà cicatrizzanti della prunella si può preparare un unguento casalingo, facendo macerare un cucchiaio delle sue foglie sminuzzate in 50 ml di olio di calendula. Dopo un mese si filtra e si applica sulla lesione.

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