Questa essenza contrasta la spossatezza fisica e mentale d’inizio estate e accelera i processi di depurazione, ma l’olio di rosmarino ha mollte altre qualità...
Sentirsi stanchi alla fine di una giornata densa di impegni è una cosa normale soprattutto in questi giorni, in concomitanza con il cambio di stagione. Ma quando anche il riposo non basta a ricaricare le energie e la stanchezza si trasforma in una sensazione di spossatezza che perdura nel tempo, siamo in presenza di quello che in medicina cinese si chiama “vuoto di rene”: si tratta di uno stato di debilitazione fisica e mentale caratterizzato da vulnerabilità allo stress, labilità emotiva, difficoltà di concentrazione, scarsa memoria e lombalgia che appesantisce le giornate fin dal mattino, rendendo difficile svolgere anche le più banali incombenze quotidiane. In questi casi l’aromaterapia consiglia l’olio essenziale di rosmarino, considerato il rimedio d’elezione contro l’affaticamento cronico per le sue proprietà antiossidanti, l’azione tonico-stimolante sul sistema cardiocircolatorio e sul microcircolo e la potente azione benefica sulla circolazione cerebrale. Non a caso il rosmarino è usato anche nelle cure di ringiovanimento, perché stimola la funzione dei reni (che per la medicina cinese sono la sede dell’energia vitale) e tonifica corpo e mente, aumentando memoria e concentrazione.
Prepara un olio da massaggio diluendo 20 gocce di olio essenziale di rosmarino in 100 ml di olio di mandorle dolci e usane qualche goccia la mattina, dopo la doccia, per massaggiare delicatamente la fascia renale, fino a completo assorbimento.
L’azione stimolante del rosmarino si riverbera anche a livello mentale: basta annusare il suo olio per sentirsi subito meno tristi e più attivi.
