Pancreas in affanno? Lo aiutano le erbe giuste
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Pancreas in affanno? Lo aiutano le erbe giuste

Sono Gymnema e Garcinia, le piante più indicate a stimloare il funzionamento del pancreas, l'organo che regola l'assimilazione e la distribuzione di energia

A giugno, il mese in cui si entra nell’estate, non solo si deve affrontare l’attacco del grande caldo ma spesso si inizia anche a mangiare e a bere in maniera disordinata. Per questo il pancreas rischia di andare in tilt, provocando pesantezza, gonfiori, disturbi digestivi, impennate della glicemia e soprattutto una sensazione di indebolimento generale: disturbi che si possono eliminare grazie a due erbe asiatiche.

La gymnema alleggerisce l'attività del pancreas

La Gymnema cresce nel Pakistan e in India. Il nome deriva da "gur mar" che in indiano vuol dire "mangia zucchero". Recenti studi compiuti in Giappone e negli Usa hanno dimostrato che l'acido gymnemico si lega ai recettori intestinali adibiti all'assorbimento del saccarosio bloccandoli reversibilmente e riducendo del 50% la metabolizzazione dello zucchero. L'assunzione di gymnema favorisce anche la stimolazione del pancreas, capace così di usare meglio il glucosio per produrre energia. La Gymnema in dosaggi superiori alla norma può avere effetto lassativo.

A cosa serve la gymnema

La gymnema riporta alla normalità i valori di proteine glicosilate, sostanze presenti nel sangue il cui numero aumenta notevolmente in caso di iperglicemia e diabete. Aiuta a prevenire disturbi cardiovascolari e renali, aterosclerosi, opacizzazione della cornea e del cristallino.

Quali sono le sue proprietà

Il principio attivo della gymnema svolge la sua azione ipoglicemizzante attraverso due meccanismi principali: inibisce l'assorbimento degli zuccheri a livello intestinale e aumenta la trasformazione metabolica del glucosio a livello cellulare.

Come utilizzarla

La gymnema è utile in tutti i casi di iperglicemia, in particolare nelle varie forme del diabete mellito, escluso il tipo 1, inoltre come coadiuvante nelle diete dimagranti. Si consigliano 2 capsule di estratto secco da 100-150 mg da assumersi circa 15 minuti prima di ciascun pasto.

La garcinia riduce la formazione di grassi e colesterolo

La garcinia cambogia è un albero che cresce spontaneamente nell’India meridionale, in Indocina, in Cambogia e nelle Filippine. Produce un frutto di cui si usano la scorza e la buccia, la garcinia cambogia. Contiene in buona quantità l’acido idrossicitrico HCA: sembra che questo acido sia in grado di diminuire la trasformazione degli zuccheri in grassi nella cellula e ne accelera anche la loro eliminazione, diminuendo anche il senso della fame. L'idrossicitrato, contenuto nella buccia della garcinia, agisce sul fegato riducendo la produzione di colesterolo e trigliceridi (fino al 27%) a partire dagli zuccheri.

A cosa serve e come si usa la garcinia

La Garcinia si può usare come coadiuvante nel trattamento della obesità (riduce l'assorbimento dei cibi) e favorire il dimagrimento, e come anticellulite, per abbassare il colesterolo alto ed i trigliceridi. Ne basta una capsula d’estratto secco al giorno, prima dei pasti con un po’ d’acqua.

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