La campanula rapunculus è un'erba selvatica che rinfresca e disinfetta il cavo orale: è ricchissima di fibre, vitamina C e inulina, in completa assenza di amido
La Campanula rapunculus è una pianta erbacea con una radice bianca e carnosa di forma cilindrica irregolare. I suoi fiori delicati, di colore azzurro-violaceo, più raramente bianchi, hanno la forma di una piccola campanula, caratteristica da cui deriva il nome del genere, Campanula, mentre il nome della specie, rapunculus, è associato alla radice perché ricorda una piccola rapa. Questo curioso appellativo viene scelto come titolo per la nota fiaba dei fratelli Grimm, basata sull'antico mito greco di Danae e sul racconto persiano Rudaba, in cui la protagonista porta lo stesso nome, appunto, di Raperonzolo. Il raperonzolo è una verdura selvatica molto apprezzata per il suo gusto leggermente piccante e dal retrogusto dolciastro di nocciola dovuto al contenuto di inulina, che rappresenta la sostanza nutritiva di riserva della pianta al posto dell’amido. Proprio per questo le radici del raperonzolo, prive di amido, possono essere consumate anche dalle persone con diabete, senza rischi. La pianta è ricca di nutrienti che la rendono un alimento ricercato e un utile rimedio naturale antisettico e rinfrescante che aiuta contro le infezioni del cavo orale. Quasi sconosciuta nella farmacopea come pianta medicinale, il raperonzolo è ben noto nella pratica popolare non solo perché ricco di vitamina C ma per l’azione antisettica e digestiva e galattogena. In cucina si gusta in insalata, per poter così beneficiare allo stesso tempo del gusto e delle proprietà. Si prepara a crudo, aggiungendo foglie fresche tritate di raperonzolo a insalate verdi. Si gusta anche lesso, insieme alle altre verdure cotte. E si condisce con olio d'oliva e succo di limone. Vediamo ora i numerosi benefici di questa pianta.
La radice contiene sostanze quali vitamina C, utile sostegno al sistema immunitario, proteine, sali minerali e soprattutto inulina. La vitamina C si trova in grandi quantità anche nelle foglie, mentre i fiori sono ricchi di acido gallico, resine e tannini. Il raperonzolo contiene, inoltre, flavonoidi come la luteolina e fibre.
I benefici apportati dai principi contenuti nel raperonzolo comprendono l’azione antinfiammatoria del cavo orale, nonché effetti digestivi, lassativi, rinfrescanti, disinfettanti e diuretici. Si può assumere in infuso, decotto oppure applicare in impacco. Vediamo come utilizzarlo per beneficiare al meglio delle sue proprietà.
Antisettico sulle infiammazioni del cavo orale, il raperonzolo risulta ottimo per curare infezioni o irritazioni del cavo orale e della gola, come gengiviti e mal di gola. Allo stesso tempo supporta il sistema immunitario grazie al contenuto di vitamina C. Si utilizzano i fiori e le foglie in infuso, da usare come colluttorio. Per l’infuso si utilizzano tre grammi di radici secche in 100 ml di acqua bollente oppure si immergono 30-50 grammi di parti aeree della pianta in un litro di acqua bollente. Si filtra e si usa il liquido così ottenuto come un normale colluttorio, per fare gargarismi. Aiuta la dentizione, le radici possono anche essere date a bimbi in fase di dentizione, per stimolare la crescita dei dentini disinfettando allo stesso tempo la bocca.
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Disinfettante sulle ferite, si utilizza il decotto di raperonzolo ad uso esterno da filtrare con un telino e usare per disinfettare piccole ferite. Si ottiene versando in mezzo litro di acqua fredda 2 cucchiai di radice da far bollire per 15 minuti. Contro le verruche, il raperonzolo aiuta a sconfiggere le verruche grazie ai suoi principi disinfettanti. Si ottiene un impacco tritando finemente alcune foglie fresche di raperonzolo, che si stendono poi su una garza, applicando sulla verruca. Dopo aver fasciato la zona, si lascia tutta notte e si ripete l’applicazione fino alla scomparsa della verruca.
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Non sono note controindicazioni per il raperonzolo; è buona norma accertarsi delle buone condizioni del terreno di coltura e non eccedere nelle dosi.