Valeriana, il sedativo naturale utile per le tue notti insonni
Erbe e fitoterapia

Valeriana, il sedativo naturale utile per le tue notti insonni

Sedativa e calmante, la Valeriana agisce sul sistema nervoso e sulla muscolatura per un benefico effetto rilassante in caso di difficoltà ad addormentarsi, insonnia, cefalea e crampi addominali

La Valeriana Officinalis è una pianta appartenente alla famiglia delle Valerianacee, diffusa nelle regioni boscose europee, in Nord America e nelle regioni tropicali sudamericane. I suoi fiori a corolla emanano un profumo che risulta particolarmente attraente per i felini e da ciò deriva il suo nome popolare: "erba dei gatti”. Invece, il nome ufficiale, Valeriana, deriva da “valere” che significa in latino “ godere di buona salute”. Tra tutte le specie del suo genere, più di 250, la Valeriana Officinalis è la più utilizzata in erboristeria. Nota come erba medicinale già in Grecia e nell’antica Roma, viene prescritta da Galeno per i suoi benefici e da Ippocrate, che la indica come rimedio specifico contro l’insonnia. La sua benefica capacità calmante sul sistema nervoso e sulla muscolatura la rendono particolarmente indicata e sicura come rimedio naturale in caso di insonnia, cefalea, dolori addominali.

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I principi attivi

Le proprietà distensive e rilassanti della valeriana sono dovute principalmente alla presenza di principi attivi come alcaloidi e flavonoidi e terpeni, ovvero oli essenziali, in particolare acidi valerenici, sesquiterpeni e valepotriati che aiutano a calmare il sistema nervoso, migliorando il sonno, e che distendono la muscolatura in caso di crampi.

Proprietà della valeriana

L’azione della pianta è diretta sul sistema nervoso autonomo, ovvero la componente nervosa non volontaria che regola molte funzioni necessarie alla sopravvivenza tra cui anche il sonno. La valeriana è infatti capace di aiutare a regolare la qualità e la quantità del sonno e a calmare gli stati ansiosi. Probabilmente agisce rallentando la degradazione di un mediatore chimico, il GABA, che è attivo a livello cerebrale e funziona come un sedativo naturale stimolando anche il sonno. L’acido valerenico, inoltre, inibisce un enzima che distrugge il GABA. La Valeriana è quindi adatta per combattere stress, ansia e nervosismo, senza provocare assuefazione ed effetti negativi sulla concentrazione e sul tempo di reazione, a differenza dei sedativi di sintesi.

Usi e formulazioni

I principi attivi di tipo sedativo e calmante della Valeriana sono concentrati soprattutto nelle sue radici che, una volta essiccate, vengono utilizzate in erboristeria per realizzare tisane, estratto secco o tintura madre. Vediamo di seguito come utilizzarla per beneficare delle sue proprietà calmanti, ricordando di consultare sempre il medico prima dell’uso e per confermare le dosi indicative riportate.

Insonnia - Grazie alle capacità ipnoinducente, cioè in grado di favorire il sonno, la Valeriana aiuta nella fase di addormentamento, specie se il sonno è disturbato da preoccupazioni e ansia, oltre a migliorare in generale la qualità del sonno. In questi casi è indicato l’infuso o la tintura madre. L’infuso si prepara con 1 cucchiaino di radice di valeriana e 1 tazza di acqua bollente da 150-200 ml; e si assume prima di andare a dormire. Visto il l’odore e il sapore poco gradevoli della pianta, l’infuso si può dolcificare con miele o abbinare ad altre erbe officinali. La tintura madre di Valeriana si assume nelle dose di 15-30 gocce diluite in poca acqua, circa 30 minuti prima di coricarsi.

Crampi addominali - Le proprietà calmanti e miorilassanti di questa pianta la rendono benefica anche in caso di spasmi e dolori addominali; è quindi indicata in caso di attacchi di colite o intestino irritabile per calmare i dolori. Si può assumere come infuso o tintura madre.

Cefalea tensiva, legata a stress e nervosismo - In questo caso è adatta la tintura madre, di cui si assumono 10-15 gocce, al bisogno.

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Cautele e controindicazioni

Sebbene non esistano controindicazioni particolari, è bene evitare l’uso della valeriana durante la gravidanza e nei bambini di età inferiore ai 3 anni e non superare le dosi consigliate poiché, se assunta in concentrazioni elevate, può dare sonnolenza e interagire con alcuni farmaci, soprattutto i sedativi, potenziandone l’effetto. Consultare il vostro medico curante prima di utilizzarla.

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