La malva è una panacea contro i malesseri; i suoi germogli proteggono dai colpi di coda dell’inverno, mentre foglie e fiori disinfiammano tutto il corpo
Molti lettori ci chiedono di suggerire una pianta da tenere al loro fianco come “protettrice della salute”: la migliore è la malva. I Romani la consideravano una vera e propria panacea, capace per il suo potere disinfiammante di garantire la salute sino in tarda età. La medicina rinascimentale la riteneva fondamentale sia per la mente che per il corpo e l’aveva nominata “Omnimorbia, rimedio per tutti i mali”. I nostri vecchi ritenevano la malva la pianta regina: avevano ragione. Vedevano che le pianticelle crescevano spontaneamente senza coltivazione sia in pianura che in collina e, pure essendo circondate da infestanti, resistevano a tutti gli insulti del freddo, del vento, delle piogge, dell’aridità e, soprattutto si erano accorti che erano molto longeve. Sì, la malva è la pianta della longevità e della “salute sana”, sempre più utile via via che avanzano gli anni. Dopo i quarant’anni non fatevi mancare 2-3 volte alla settimana due tazze di infusi di foglie e, quando sbocciano i meravigliosi fiori di color lilla (tra maggio e giugno), aggiungete anche questi. Vanno benissimo anche i fiori secchi come quelli che si trovano dall’erborista.
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È fondamentale poi in questo periodo andare a spegnere le irritazioni, le infiammazioni che oggi la medicina moderna ha rivelato essere alla base delle più gravi malattie croniche e degenerative. Prendete le foglie più tenere della malva e mettetene due manciate nelle minestre e nelle zuppe a fine cottura per lasciare intatte le loro proprietà. Ricca di mucillagini, la malva protegge le pareti intestinali, difende le mucose ed è un toccasana per l’intestino. Non a caso la medicina dei conventi suggeriva che è importante arrivare alla primavera avendo fatto nell’ultimo scorcio d’inverno per due settimane la “pulizia interna” del corpo proprio con la malva. Per il suo potere rinfrescante ed emolliente, la malva agisce anche contro tosse, bronchiti, irritazioni del cavo orale e delle vie urinarie. E i suoi benefici sull’anima? La malva è rilassante, calmante ed espelle le tossine mentali che accumuliamo a causa dello stress, delle preoccupazioni. Insomma, la malva è la pianta del riequilibrio soprattutto quando nella vita si ha la sensazione di aver perso la rotta.
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Per un mese intero fate bollire foglie e fiori di malva (freschi o secchi). Ne bastano 3-4 cucchiai in un litro d’acqua; filtrate e bevetene 2 tazze prima di dormire. Avrete il calmante migliore e l’antinfiammatorio che regala l’eliminazione delle tossine e delle cellule morte, la rigenerazione dei tessuti e la vitalità. Gli antichi Romani usavano la malva anche per combattere la stanchezza e la mettevano nell’acqua del bagno per ringiovanire la pelle e spianare le rughe.