È il momento della malva: usala così
Erbe e fitoterapia

È il momento della malva: usala così

Soprattutto a maggio, questa pianta è uno scrigno di principi attivi utili a combattere infezioni urinarie, respiratorie e digestive: scopri tutto sulla malva

Soffrite di un’irritazione alla bocca o ai denti, di bruciori allo stomaco o all’intestino, avete un’infiammazione delle vie urinarie? Questo mese la risposta è sempre la medesima: utilizzate un decotto di malva. Infatti la malva (del tipo silvestris, il più comune e anche il più utilizzato), il cui nome deriva dal latino mollire , ovvero “ammorbidire”, è ricca di mucillagini, antociani, potassio, ossalato di calcio, vitamine e pectine, che regalano alle foglie e ai bei fiori color rosa-lilla effetti emollienti, lassativi, antinfimmatori e analgesici.

Già i popoli antichi usavano la malva per curarsi
L’uso curativo della malva risale a molti secoli prima di Cristo: lo scrittore romano Plinio il Vecchio ne decantava le doti e affermava che bere un bicchiere di succo di malva al mattino, a stomaco vuoto, regalava un benessere che durava per tutta la giornata. In questa stagione la malva è il nostro asso nella manica: si trova secca in erboristeria, ma potete anche raccoglierla facilmente nei campi o sul ciglio delle strade. Se fresca, dopo averla ben lavata e asciugata, vi suggeriamo di usarla sotto forma di decotto, assai efficace ad esempio nel caso di tosse e raffreddore, anche se di natura allergica, poiché favorisce l’eliminazione del catarro. Oppure si rivelerà validissima per risolvere le stipsi più ostinate, ma anche in caso di colon irritabile: se da un lato la malva possiede un’azione lassativa molto delicata, particolarmente adatta ai più piccini e agli anziani, dall’altro è fortemente disinfiammante.

Ecco come si usa
Il decotto è semplice da preparare: basta bollire una manciata di foglie (e fiori) di malva in un pentolino con mezzo litro di acqua e lasciarle riposare per 10-15 minuti. Se ne bevono 2 tazze al giorno. Nel caso in cui vi capitasse di avere a che fare con dei foruncoli fastidiosi, dolorosi e un po’ incistati, il decotto di malva è una delle soluzioni migliori. Fate scaldare in un pentolino tre pezzi di radice e sei foglie di malva fresca, poi metteteli in un pestello e sminuzzateli bene, avvolgeteli in una garza e fate un impacco sulla parte dolente. Ripetete l’operazione 2 volte al giorno, sino a risoluzione. Per le infiammazioni intime, usate la malva sia per uso interno che esterno. Mentre bevete 2-3 tazze al giorno di decotto, fate mattina e sera dei semicupi col decotto fresco oppure usate un irrigatore. Con un paio di applicazioni mattina e sera, per qualche giorno, spegnerete l’infiammazione. 

Aggiungiamo foglie di malva a risotti e insalate
La malva è ottima anche in cucina: nell’antichità la chiamavano “il cibo dei poveri” in quanto è a costo zero, la si raccoglie nei prati e lungo la strada, ed è adattissima, mescolata con altre foglie verdi, per preparare delle gustosissime insalatone rinfrescanti. Scegliendo poi le foglie più tenere, togliendo loro le costolature e tritandole fi ni fini, la si può utilizzare con successo per preparare un risotto particolare e saporito.

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